
Faroe, una terra pregna di natura e di colori; e non possiamo dimenticare l’arte.
Con una natura così espressiva non poteva essere altrimenti.
Un piovoso giorno di Luglio decido di andare a trovare Martin Joensen nella sua casa in un quartiere sulle alture della capitale.
La confusione che regna nel suo studio mi suggerisce da subito che l’estro è di casa dal pittore e musicista faroense. E così chiacchieriamo delle cose più disparate, confrontando inevitabilmente gli aspetti della sua piccola nazione con quanto accade altrove, in particolare nella mia. Ad un certo punto, affascinato dai suoi lavori e dalla sua lunga carriera, gli chiedo se si sente un personaggio famoso: “It’s better to be a big fish on a small pond than a small fish in a big pond“. (È meglio essere un grande pesce in un piccolo stagno piuttosto che un piccolo pesce in un grande stagno)
Forse questo aspetto del “non voler apparire“, del non essere osannati, è un segno distintivo e di coerenza nel rispetto della modesta estensione di questa nazione.
Eppure ciò che manca nelle dimensioni è più che compensato da altri aspetti.
Pensiamo allo sport, al cui vertice di popolarità, anche qui, vi è il calcio. Ma è un calcio ben diverso da quello che conosciamo.
Alle cronache c’è solo la nazionale, seppur molti in Europa nemmeno ne conoscano l’esistenza. Nessun professionista, niente soldi, poco tifo organizzato, il rumore è in mano a qualche ragazzo con un tamburo ed il viso colorato dal simbolo della bandiera.
Chiedo proprio a Martin come posso fare ad incontrare un giocatore della nazionale. Sorridendomi, con il suo stile gentile, prende il telefono e chiama Frodi Benjaminsen, storico capitano nonché costruttore, vent’anni or sono, della abitazione di Martin. Purtroppo Frodi è impegnato altrove, ma fortunatamente mi segnala chi contattare: la leggenda del calcio faroense Jákup á Borg.
Sorrido dentro di me quando penso a come sarebbe stato complicato arrivare a tanto se fossi stato altrove.
In merito alla massima squadra delle Faroe scommetto che non sono in molti in Italia quelli che ricordano la sofferta vittoria per due a uno di Torshavn, nel 2007!
L’indomani, mentre a casa nostra si derideva la prestazione degli azzurri campioni del mondo, alle Faroer i protagonisti tornavano alla loro quotidianità: carpentieri, pescatori, meccanici, allevatori di pecore… con il vizio del gol!
E’ proprio Jákup a parlarmi di quel match, che lo ha visto protagonista sull’erba del prato sintetico dello stadio nazionale Tórsvøllur, in cui mi trovo. Ascoltarlo, mentre mi passa in rassegna la sua carriera, è davvero coinvolgente ed un pizzico commovente, ora che ha deciso di fermarsi.
Il suo match più avvincente fu la vera e propria battaglia sportiva che portò ad uno storico pareggio con la Scozia, per questi ultimi una evidente débâcle mondiale.
“Gli ultimi anni stanno dimostrando che il divario non è più incolmabile, basta pensare all’Islanda negli scorsi mondiali.” – sottolinea Jákup – “Oggi i nostri risultati positivi cominciano a non apparire più come qualcosa di straordinario. Passione e fatica sono per noi gli ingredienti giusti per crescere in questa disciplina“.
Lo saluto e ringrazio, lui mi regala la maglia numero 9 , la stessa che indossa nella foto del suo profilo Facebook: Jákup in uno scontro di gioco con Zidane!
È presto per tornare a casa: qui in estate la notte praticamente non esiste.
Decido quindi di dirigermi a Sydrugota, meglio conosciuta come Göta.
Importante villaggio di pescatori, in questi giorni è uno dei centri più rinomati in quanto sede del G!Festival, senza ombra di dubbio il più celebre festival musicale dell’isola. Ogni anno a Luglio l’evento riempie di gente la spiaggia del piccolo villaggio, capace in quest’ultima edizione di annoverare 5000 spettatori in una singola serata, qualcosa come il 10% della popolazione totale! Non a caso l’evento è stato incluso da Traveller nelle “50 cose da fare in Europa prima di morire“.
Altri festival musicali da non perdere sono il Summarfestivalurin che si tiene ad Agosto a Klaksvik, e gli incredibili Living Room concerts, in cui artisti locali si esibiscono nei salotti delle case con i proprietari che si godono le performance comodamente seduti sul divano, tra i quadri di famiglia e i profumi della cena appena consumata!
E in questi casi non può mancare una buona birra locale, come una Black Sheep della Föroya Bjór. La fabbrica di Klaksvik val bene una visita, con i suoi 120 anni di storia in un ambiente tutt’altro che industriale.
Siamo ormai al culmine del viaggio, tramite il quale vi ho fatto scoprire come la magia possa essere appena oltre ad ognuno dei tunnel che collegano le Faroer.
Abbiamo imparato ad apprezzare l’acqua, le sue cascate e la sua pioggia, i prati inzuppati e le onde che si accaniscono sul traghetto che vi porta da un lembo di terra all’altro.
E con il viso bagnato tornerete soddisfatti, con il sottofondo delle note di un altro Ziska, il talentuoso Marius.
Nulla meglio delle melodie di “Going Home” ci accompagna verso l’isola di Vágar, per l’inevitabile ritorno all’Europa continentale.
…Ma non può che essere un arrivederci!
Testo e foto di Roberto Sysa Moiola
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- Fossa waterfall, Sunda municipality, Streymoy island, Faroe Islands,
- Isolated house on the shore of sea water lagoon, Saksun, Streymoy Island, Faroe Islands
- Church of Nordskali, Eysturoy island, Faroe Islands
- Lighthouse on islet known as Mykines Holmur, Mykines island, Faroe Islands
- Village by the sea, Kunoy Island, Nordoyar, Faroe Islands
- Dried stockfish, Giogv, Eysturoy island, Faroe Islands, Denmark
- The Seal Woman of Mikladalur (Kopakonan), Kalsoy island, Faroe Islands, Denmark
- Hikers, Funningur fjord, Eysturoy Island, Faroe Islands, Denmark
- Cliffs of Risin og Kellingin seen from Eidi, Eysturoy Island, Faroe Islands, Denmark
- Church on the ocean shore towards Kalsoy Island, Gjogv, Eysturoy Island, Faroe Islands
- Lights of car trails at church of Eidi at dusk, Eysturoy Island, Faroe Islands
- Boats on the beach, Bour, Vagar island, Faroe Islands, Denmark
- Man lays down on cliffs above the sea stacks of Drangarnir and Tindholmur islet, Vagar Island, Faroe Islands
- Panoramic of the road in between meadows and ocean, Gasadalur, Vagar Island, Faroe Islands
- Pink sky on Tjornuvik at sunrise, Sunda Municipality, Streymoy Island, Faroe Islands
- Elevated view of typical grass roof houses, Saksun, Streymoy Island, Faroe Islands
- Cliffs of Risin og Kellingin at sunrise seen from Tjornuvik, Streymoy Island, Faroe Islands